Amministrazione Trasparente

Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)
Missione 2: Rivoluzione verde e transizione ecologica - Componente 4: Tutela del territorio e risorsa idrica; Investimento 2.2: Interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l'efficienza energetica dei comuni

Denominazione Opera Pubblica
"Efficientamento della pubblica illuminazione: installazione corpi illuminanti a basso consumo e inquinamento luminoso Anno 2023" – OPK 950

Codice CUP:
F84H23000160001

Amministrazione centrale titolare
Ministero dell'Interno

Caratteristiche
L' Amministrazione Comunale intende realizzare l’opera pubblica relativa ai lavori di “Efficientamento della pubblica illuminazione: installazione corpi illuminanti a basso consumo e inquinamento luminoso Anno 2023”.

L’opera in esame era presente nel Programma generale delle Opere Pubbliche 2023-2025.
Il  Codice Unico di Progetto (CUP) associato alla stessa è il seguente: F84H23000160001.
Il codice CUI dell’opera pubblica è il seguente: L84001170228202200007.
L’opera è finanziata per l’importo di euro 90.000,00 con il contributo statale di cui all’art. 1, comma 29 e segg., Legge n. 160/2019, che ha previsto, per ciascuno degli anni dal 2020 al 2024, contributi per investimenti destinati ad opere pubbliche in materia di efficientamento energetico, ivi compresi interventi volti all’efficientamento dell’illuminazione pubblica.

Il Regolamento (UE) 12 febbraio 2021, n. 2021/241, ha istituito il dispositivo per la ripresa e la resilienza (PNRR).
Gli articoli 120 e 121 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, impongono agli Stati membri di attuare la loro politica economica con lo scopo anche di contribuire alla realizzazione degli obiettivi dell’Unione.
 L’articolo 174 dello stesso Trattato, prevede che per promuovere il suo generale sviluppo armonioso, l'Unione sviluppa e prosegue l'azione intesa a realizzare il rafforzamento della sua coesione economica, sociale e territoriale. Inoltre, a norma del medesimo articolo, l'Unione mira in particolare a ridurre il divario tra i livelli di sviluppo delle varie regioni e il ritardo delle regioni meno favorite.

L’articolo 175 del medesimo Trattato stabilisce, fra l’altro, che gli Stati membri coordinino le proprie politiche economiche al fine di raggiungere gli obiettivi di coesione economica, sociale e territoriale. I citati fondi di cui all’art. 1, comma 29 e segg. della Legge n. 160/2019 sono confluiti all’interno della Missione 2 Componente 4 Intervento 2.2 “Interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l’efficienza energetica dei comuni” del PNRR affidata al Ministero dell’Interno, come si evince dalla Circolare del Consorzio dei Comuni di data 24/12/2021 prot. 48345.

Il Decreto Legge 31 maggio 2021, n. 77, recante governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure, convertito, con modificazioni, nella legge 29 luglio 2021, n. 108, attribuisce alle Autorità centrali Ministeriali la titolarità delle singole Missioni, Componenti e Investimenti/Riforme in cui il Piano si concretizza, mentre riserva agli Enti locali l’onere dell’esecuzione delle singole azioni progettuali attuative, in ragione delle specifiche necessità e fabbisogni di intervento.
Secondo quanto previsto dall’art. 20, D.L. 6 novembre 2021, n. 152, i Comuni beneficiari delle risorse in esame sono tenuti al rispetto di ogni disposizione impartita in attuazione del PNRR per la gestione, monitoraggio, controllo e valutazione della misura.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è stato approvato con Decisione del Consiglio ECOFIN del 13 luglio 2021 (Decisione notificata al Governo nazionale con nota del Segretariato del Consiglio con nota LT161/21 del 14 luglio 2021);
l’allegato alla citata decisione del Consiglio ECOFIN del 13 luglio 2021, con cui vengono definiti, in relazione a ciascun investimento e riforma, precisi obiettivi e traguardi (c.d. target), cadenzati temporalmente, al cui conseguimento si lega l'assegnazione delle risorse su base semestrale, in merito alla missione 2, componente 4, investimento 2.2 - interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l'efficienza energetica dei comuni   precisa che “la misura deve puntare principalmente ad affrontare i rischi idrogeologici nelle aree urbane e metropolitane, cioè quelli riguardanti inondazioni, erosione o instabilità degli edifici, che causano un grave deterioramento, tra l'altro, del parco immobiliare, delle reti di servizi sotterranei e della rete stradale.

La misura deve comprendere una serie diversificata di interventi nelle aree urbane e metropolitane volti a ridurre la vulnerabilità ai rischi idrogeologici. L'obiettivo centrale degli interventi previsti deve essere quello di rendere gli edifici più sicuri contro i rischi sismici e idrogeologici e deve comprendere anche azioni relative all'adattamento ai cambiamenti climatici e all'efficienza energetica, come la riduzione del consumo energetico degli edifici o il miglioramento dell'efficienza dei sistemi di illuminazione pubblica.
Gli interventi devono consistere in lavori pubblici di piccola o media portata, in base all'importo finanziario interessato e al tipo di azioni da attuare. I primi devono riguardare principalmente la sicurezza delle scuole, degli edifici pubblici e del patrimonio comunale, l'eliminazione delle barriere architettoniche e il miglioramento dell'ambiente e del paesaggio. I lavori pubblici di piccola portata devono avere come obiettivo orizzontale gli interventi di efficientamento energetico”.

Ci si aspetta che questa misura non arrecherà un danno significativo agli obiettivi ambientali ai sensi dell'articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852, tenendo conto della descrizione degli interventi in questione e delle misure di mitigazione stabilite nel piano per la ripresa e la resilienza in conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01). Comprende le caldaie a condensazione a gas, che non sono ammissibili agli interventi nell'ambito della presente misura”; fissa con riferimento all’investimento di cui in premessa l’obiettivo M2C4-15 di “Completare almeno 30 000 interventi per lavori pubblici di piccola portata. Almeno il 30% degli investimenti per lavori pubblici di piccola entità realizzati nei comuni è destinato all'efficienza energetica dell'illuminazione pubblica, degli edifici pubblici e/o all'installazione di sistemi per la produzione di energia da fonti rinnovabili”. Il termine per il conseguimento è previsto per il 1° trimestre 2026.

L’intervento è soggetto all’obbligo di rispetto dei seguenti termini massimi di cui all’art. 1, comma 32, Legge n. 160/2019, così come modificato dal citato art. 20, D.L. 6.11.2021, n. 152:

• inizio dei lavori: entro il 15 settembre 2023;
• conclusione dei lavori: entro il 31 dicembre 2024.

Gli interventi della Missione 2, Componente 4, Intervento 2.2  sono associati all’indicatore comune “Risparmio nel consumo annuo di energia primaria”.

Tutte le prestazioni svolte afferenti le misure del PNRR dovranno garantire:
- il rispetto e la conformità:

• ai principi e agli obblighi specifici del PNRR relativamente al principio DNSH;
• al principio del contributo dell’obiettivo climatico e digitale (cd. Tagging), ove applicabile;
• ai principi trasversali, quali tra l’altro la parità di genere (Gender Equality), la protezione e valorizzazione dei giovani e il superamento dei divari territoriali, ove applicabili;

- il rispetto della tutela degli interessi finanziari dell’UE:

• con riferimento al principio di principio di sana gestione finanziaria, in particolare, in materia di prevenzione dei conflitti di interessi, delle frodi, della corruzione e del recupero dei fondi che sono stati indebitamente assegnati (Reg. finanziario (UE, Euratum) 2018/1046 e Reg. (UE) 2021/241 art.22;
• con riferimento al rispetto del principio di addizionalità del sostegno dell’Unione europea e al divieto del c.d. doppio finanziamento (Reg. EU 2021/241 art.9).

L’art. 34 del Regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12 febbraio 2021 che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza prevede che i destinatari dei finanziamenti dell'Unione rendono nota l'origine degli stessi e ne garantiscono la visibilità, anche, ove opportuno, attraverso il logo dell'Unione e una dichiarazione adeguata sul finanziamento che recita «finanziato dall'Unione europea - NextGenerationEU», in particolare quando promuovono azioni e risultati, diffondendo informazioni coerenti, efficaci e proporzionate destinate a pubblici diversi, tra cui i media e il vasto pubblico.

La gestione degli interventi finanziati legati al PNRR, richiede quindi l’adempimento di una serie di obblighi, previsti tassativamente e comportanti sanzioni nel caso non siano attuati nei tempi e con le modalità previste, che coinvolgono trasversalmente diverse aree e funzioni comunali, implicando la messa in campo di competenze e professionalità diverse.
Data la dimensione del Comune e la necessità di assicurare la corretta gestione dei progetti finanziati con le risorse UE, nonché l’attività di monitoraggio e di controllo, è stato valutato opportuno formalizzare il sistema di gestione delle azioni e progetti del PNRR attraverso la costituzione di una “Cabina di Regia”.

Con Deliberazione della Giunta Municipale n. 531 dd. 07.02.23 si è provveduto a nominare per la gestione PNRR del Comune di Riva del Garda, la Cabina di Regia.
L’intervento denominato OPK950 “Efficientamento della pubblica illuminazione: installazione corpi illuminanti a basso consumo e inquinamento luminoso Anno 2023”:

• contribuisce al conseguimento del target previsto;
• assicura la coerenza dei tempi (inizio/fine delle attività) con i termini massimi stabiliti dal citato art. 1, comma 32, Legge n. 160/2019, come da iter di progetto dichiarato all’interno del sistema Regis;
• apporta un contributo programmato all’indicatore comune definito “risparmi sul consumo annuo di energia primaria” pari a 1.795,66 kWh/anno come indicato nell’Elaborato NR10 “INDICATORE REP - RISPARMIO ANNUO ENERGIA PRIMARIA”;
• ricade nel Regime 1 applicabile a tutti gli interventi di efficientamento energetico che contribuiscono sostanzialmente al raggiungimento dell’obiettivo della mitigazione dei cambiamenti climatici, come contenuto nella RELAZIONE DI RISPETTO DEL PRINCIPIO DI “NON ARRECARE UN DANNO SIGNIFICATIVO ALL’AMBIENTE – DNSH”;
• non arrecherà un danno significativo agli obiettivi ambientali ai sensi dell'articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852, tenendo conto della descrizione degli interventi in questione e delle misure di mitigazione stabilite nel piano per la ripresa e la resilienza in conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) come contenuto negli specifici elaborati tecnici ed in particolare nella RELAZIONE DI RISPETTO DEL PRINCIPIO DI “NON ARRECARE UN DANNO SIGNIFICATIVO ALL’AMBIENTE – DNSH”;
• contribuisce all’obiettivo climatico del 40% associato alla Missione 2 Componente 4 Intervento 2.2 e non contribuisce all’obiettivo digitale, come specificato nell’Allegato VI e VII del Regolamento UE 2021/241 e nel Dataset “TAG per il sostegno climatico e digitale del PNRR” disponibile sul sito “Italiadomani”;
• rispetta i principi trasversali previsti dal PNRR quali il principio della parità di genere (Gender Equality) e della protezione e valorizzazione dei giovani;
• rispetta gli obblighi in materia di informazione, comunicazione e pubblicità attraverso il logo dell'Unione e l’indicazione «finanziato dall'Unione europea – NextGenerationEU».

Il procedimento garantisce altresì la tutela degli interessi finanziari dell’UE per quanto di competenza:

• con riferimento al principio di sana gestione finanziaria, in particolare, in materia di prevenzione dei conflitti di interessi, delle frodi, della corruzione e del recupero dei fondi che sono stati indebitamente assegnati (Reg. finanziario (UE, Euratum) 2018/1046 e Reg. (UE) 2021/241 art. 22;
• con riferimento al rispetto del principio di addizionalità del sostegno dell’Unione europea e al divieto del c.d. doppio finanziamento (Reg. EU 2021/241 art. 9).

Fonti di finanziamento (progetto preliminare):
Totale progetto: euro 270.000,00
Fondi PNRR: euro 90.000,00
Fondi propri dell’Amministrazione: euro 180.000,00