Amministrazione Trasparente

Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR): 
Missione 4: Istruzione e ricerca - Componente 1- Potenziamento dell'offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido alle Università-Investimento 1.1:Piano per asili nido e scuole dell'infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia.

Denominazione opera pubblica: 
Riorganizzazione spazi interni asilo nido e scuola materna di S. Alessandro per realizzazione del polo 0-6

Codice CUP
F84E22000450006

Amministrazione centrale titolare
Ministero dell'Istruzione e del Merito

Descrizione
La progettazione dell’opera è stata redatta effettuando una serie di specifiche valutazioni, riferite in modo particolare a tutte le osservazioni e richieste pervenute nel dettaglio dalle coordinatrici pedagogiche, dal personale utilizzatore, dal Dipartimento istruzione e cultura della Provincia Autonoma di Trento (che coordina le competenze in materia di scuola infanzia e prima infanzia), nonché dalle necessità specifiche per rendere meglio inserita l'intera struttura in un contesto più ampio che prevede nelle immediate vicinanze un’ ulteriore struttura scolastica (scuola elementare).

Si è cercato di progettare l’intervento prevedendo una stretta relazione con quanto presente in zona al fine di garantire una corretta e stretta relazione tra i vari stabili ed evitare, nonché ridurre per quanto possibile, il consumo di territorio. Il nuovo polo 0-6, che racchiude sia aspetti legati alla scuola materna che al nido, è stato progettato per garantire servizi e attrezzature tali da permettere un corretto processo educativo, agevolando in tal modo la creazione di raggruppamenti di alunni in relazione all'età ed al tipo di scuola.

Le dimensioni complessive dell’edificio che ingloba sia la scuola materna che il nido (polo 0-6), sono state altresì dettate dalla necessità di determinare la qualità dei servizi e delle attrezzature necessarie, tenendo conto anche delle condizioni meteorologiche ed atmosferiche del territorio della Provincia Autonoma di Trento, situata nella parte nord-est della penisola italiana e soggetta ad un clima più rigido, determinano la necessità di garantire spazi interni alla struttura adeguati ad una maggiore permanenza temporale dei bambini nella stessa.
L'edificio complessivo, al fine di contribuire allo sviluppo della sensibilità degli allievi e diventando il loro stesso strumento di comunicazione e quindi di conoscenza, è stato concepito quale organismo architettonico omogeneo e non come una semplice edizione di elementi spaziali legati rigorosamente a dimensioni normate: pertanto si è cercato di indicare una destinazione dei vari locali il più possibile coerente con le varie richieste che sono pervenute in fase di progettazione, lasciando però agli effettivi utilizzatori una migliore organizzazione degli spazi disponibili.
Per questo, l'edificio è stato progettato anche in funzione delle unità pedagogiche determinate dai moderni tipi di insegnamento e metodi pedagogici, garantendo nel contempo una certa flessibilità dei vari spazi scolastici al fine di rendere l'intera struttura meglio utilizzabile per gli obiettivi prefissati riferiti a un nuovo e moderno polo scolastico che possa interessare bambini da 0 a 6 anni.
L’intervento previsto consiste sostanzialmente in una riqualificazione funzionale e messa in sicurezza dell’edificio esistente con un leggero aumento volumetrico.

Caratteristiche
Gli articoli 120 e 121 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, impongono agli Stati membri di attuare la loro politica economica con lo scopo anche di contribuire alla realizzazione degli obiettivi dell’Unione.
L’articolo 174 dello stesso Trattato, prevede che per promuovere il suo generale sviluppo armonioso, l'Unione sviluppa e prosegue l'azione intesa a realizzare il rafforzamento della sua coesione economica, sociale e territoriale. Inoltre, a norma del medesimo articolo, l'Unione mira in particolare a ridurre il divario tra i livelli di sviluppo delle varie regioni e il ritardo delle regioni meno favorite.
L’articolo 175 del medesimo Trattato stabilisce, fra l’altro, che gli Stati membri coordinino le proprie politiche economiche al fine di raggiungere gli obiettivi di coesione economica, sociale e territoriale.
Il Regolamento (UE) 12 febbraio 2021, n. 2021/241, ha istituito il dispositivo per la ripresa e la resilienza (PNRR).
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è stato approvato con Decisione del Consiglio ECOFIN del 13 luglio 2021 (Decisione notificata al Governo nazionale con nota del Segretariato del Consiglio con nota LT161/21 del 14 luglio 2021);
L’Allegato alla citata Decisione del Consiglio Ecofin del 13 luglio 2021, con cui vengono definiti, in relazione a ciascun investimento e riforma, precisi obiettivi  e traguardi (c.d. target) cadenzati temporalmente, al cui conseguimento si lega l'assegnazione delle risorse su base semestrale,  in merito alla MISSIONE 4 Componente 1, Investimento 1.1 - Piano per asili nido e scuole dell'infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia: precisa che: “Il piano di investimento per la fascia 0-6 anni mira ad aumentare l'offerta di strutture per l'infanzia mediante la costruzione, la riqualificazione e la messa in sicurezza di asili nido e scuole dell'infanzia, al fine di garantire un incremento dell'offerta educativa e delle fasce orarie disponibili per la fascia di età 0-6 anni, migliorando in tal modo la qualità dell'insegnamento.

Ci si attende che la misura incoraggi la partecipazione delle donne al mercato del lavoro e le sostenga nel conciliare vita familiare e professionale. Al fine di garantire che la misura sia conforme agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01), i criteri di ammissibilità contenuti nel capitolato d'oneri dei prossimi inviti a presentare progetti dovranno escludere le attività di cui al seguente elenco:
i) attività connesse ai combustibili fossili, compreso l'uso a valle;
ii) attività nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste non inferiori ai pertinenti parametri di riferimento;
iii) attività connesse alle discariche di rifiuti, agli inceneritori e agli impianti di trattamento meccanico biologico;
iv) attività nel cui ambito lo smaltimento a lungo termine dei rifiuti potrebbe causare un danno all'ambiente.
Il capitolato d'oneri prevede inoltre che siano selezionate solo le attività conformi alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale”; fissa con riferimento all’investimento di cui in premessa l’obiettivo M4C1-18 di “creazione di almeno 264.480 nuovi posti per servizi di educazione e cura per la prima infanzia (fascia 0-6 anni)” entro il quarto trimestre 2025.

Le milestones relative al progetto sono le seguenti:

• Aggiudicazione dei lavori: Entro il 20 giugno 2023 –  milestone EU
• Avvio dei lavori: Entro il 30 novembre 2023
• Conclusione dei lavori: Entro il 31 dicembre 2025 – milestone ITA
• Collaudo dei lavori: Entro il 30 giugno 2026

La richiesta di pagamento finale delle spese dovrà essere presentata entro il 15 luglio 2026.
Gli indicatori comuni associati agli interventi della Missione 4, Componente 1, Intervento 1.1  sono:

• “Risparmio nel consumo annuo di energia primaria”
• “Capacità delle classi nelle strutture per la cura dell’infanzia e nelle strutture scolastiche nuove o modernizzate”.

Tutte le prestazioni svolte afferenti le misure del PNRR dovranno garantire:
- il rispetto e la conformità:

• ai principi e agli obblighi specifici del PNRR relativamente al principio DNSH;
• al principio del contributo dell’obiettivo climatico e digitale (cd. Tagging), ove applicabile;
• ai principi trasversali, quali tra l’altro la parità di genere (Gender Equality), la protezione e valorizzazione dei giovani e il superamento dei divari territoriali, ove applicabili;

- il rispetto della tutela degli interessi finanziari dell’UE:

• con riferimento al principio di principio di sana gestione finanziaria, in particolare, in materia di prevenzione dei conflitti di interessi, delle frodi, della corruzione e del recupero dei fondi che sono stati indebitamente assegnati (Reg. finanziario (UE, Euratum) 2018/1046 e Reg. (UE) 2021/241 art.22;
• con riferimento al rispetto del principio di addizionalità del sostegno dell’Unione europea e al divieto del c.d. doppio finanziamento (Reg. EU 2021/241 art.9).

L’art. 34 del Regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12 febbraio 2021 che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza prevede che i destinatari dei finanziamenti dell'Unione rendono nota l'origine degli stessi e ne garantiscono la visibilità, anche, ove opportuno, attraverso il logo dell'Unione e una dichiarazione adeguata sul finanziamento che recita «finanziato dall'Unione europea - NextGenerationEU», in particolare quando promuovono azioni e risultati, diffondendo informazioni coerenti, efficaci e proporzionate destinate a pubblici diversi, tra cui i media e il vasto pubblico.

La gestione degli interventi finanziati legati al PNRR, richiede quindi l’adempimento di una serie di obblighi, previsti tassativamente e comportanti sanzioni nel caso non siano attuati nei tempi e con le modalità previste, che coinvolgono trasversalmente diverse aree e funzioni comunali, implicando la messa in campo di competenze e professionalità diverse.

Data la dimensione del Comune e la necessità di assicurare la corretta gestione dei progetti finanziati con le risorse UE, nonché l’attività di monitoraggio e di controllo, è stato valutato opportuno formalizzare il sistema di gestione delle azioni e progetti del PNRR attraverso la costituzione di una “Cabina di Regia”.
Con Deliberazione della Giunta Municipale n. 531 dd. 07.02.23 si è provveduto a nominare per la gestione PNRR del Comune di Riva del Garda, la Cabina di Regia.

L’intervento denominato “OPK942: Riorganizzazione spazi interni asilo nido e scuola materna di S. Alessandro per realizzazione del polo 0-6”:

• assicura il conseguimento del target di creazione di almeno 264.480 nuovi posti per servizi di educazione e cura per la prima infanzia (fascia 0-6 anni) entro il quarto trimestre 2025, apportando il contributo programmato alla Misura di riferimento.

In particolare, secondo quanto indicato nella Scheda Tecnica di progetto allegata alla richiesta di autorizzazione inerente le variazioni al progetto inizialmente proposto ed autorizzata dal Ministero, il numero complessivo di posti presso il nuovo polo 0-6 passa da 133 (in periodo Covid con riferimento alla Legge provinciale 21 marzo 1977, n. 13, all’art. 5 come modificata dalla L.P. 17 maggio 2021 n. 7) a 176 con un aumento di 43.

In particolare:

• il numero di posti disponibili presso la Scuola Materna passa da 73 (in periodo Covid con riferimento alla Legge provinciale 21 marzo 1977, n. 13, all’art. 5 come modificata dalla L.P. 17 maggio 2021 n. 7) a 98 (con un aumento di 25 posti);
• il numero di posti disponibili presso l’asilo nido passa da 60 a 78 (con un aumento di 18 posti).
• assicura la coerenza dei tempi (inizio/fine delle attività)  con gli elementi della programmazione di dettaglio della Misura e con il cronoprogramma dell’Intervento e del Progetto di riferimento (cd. milestones) in quanto rispetta i termini temporali di conclusione imposti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, sottoscritti con Accordo di Concessione di Finanziamento, come da iter di progetto dichiarato all’interno del sistema Regis;
• apporta un contributo programmato agli indicatori comuni definiti “risparmi sul consumo annuo di energia primaria”; 
• “capacità delle classi nelle strutture per la cura dell’infanzia e nelle strutture scolastiche nuove o modernizzate”:
• per quanto concerne l’asilo nido, vi saranno n. 2 classi “lattanti” con capacità pari a 12 bambini e n. 3 classi “divezzi” con capacità pari a  18 bambini;
• per quanto concerne la scuola per l’infanzia, n. 2 classi avranno capacità pari a 24 bambini e n. 2 classi avranno capacità pari a 25 bambini;
• la capacità complessiva post operam sarà pari a 78 per l’asilo nido e a 98 per la scuola materna per un totale dell’intero plesso pari a 176;
• ricade nel Regime 2 quale contributo non sostanziale alla mitigazione dei cambiamenti climatici con il mero rispetto del principio DNSH come contenuto nella RELAZIONE DI RISPETTO DEL PRINCIPIO DI “NON ARRECARE UN DANNO SIGNIFICATIVO ALL’AMBIENTE – DNSH”;
• non arrecherà un danno significativo agli obiettivi ambientali ai sensi dell'articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852, tenendo conto della descrizione degli interventi in questione e delle misure di mitigazione stabilite nel piano per la ripresa e la resilienza in conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) come contenuto negli specifici elaborati tecnici ed in particolare nella RELAZIONE DI RISPETTO DEL PRINCIPIO DI “NON ARRECARE UN DANNO SIGNIFICATIVO ALL’AMBIENTE – DNSH” e nella RELAZIONE DEI CRITERI AMBIENTALI MINIMI;
• non contribuisce all’obiettivo climatico o digitale (cd. Tagging), come specificato nell’Allegato VI e VII del Regolamento UE 2021/241 e nel Dataset “TAG per il sostegno climatico e digitale del PNRR” disponibile sul sito “Italiadomani”;
• rispetta i principi trasversali previsti dal PNRR quali il principio della parità di genere (Gender Equality) e della protezione e valorizzazione dei giovani;
• rispetta gli obblighi in materia di informazione, comunicazione e pubblicità attraverso il logo dell'Unione e l’indicazione «finanziato dall'Unione europea - NextGenerationEU».

Il procedimento garantisce altresì la tutela degli interessi finanziari dell’UE per quanto di competenza:

• con riferimento al principio di sana gestione finanziaria, in particolare, in materia di prevenzione dei conflitti di interessi, delle frodi, della corruzione e del recupero dei fondi che sono stati indebitamente assegnati (Reg. finanziario (UE, Euratum) 2018/1046 e Reg. (UE) 2021/241 art. 22;
• con riferimento al rispetto del principio di addizionalità del sostegno dell’Unione europea e al divieto del c.d. doppio finanziamento (Reg. EU 2021/241 art. 9).

Fonti di finanziamento
Totale progetto: euro 2.280.000,00
Fondi PNRR: euro 1.677.000,00
Fondi propri dell’Amministrazione: euro 603.000,00

Stato di attuazione
Bandi di gara e contratti
Tutti i bandi di gara e contratti sono consultabili sul sito internet del Comune di Riva del Garda nella sezione “Amministrazione trasparente”, sottocategoria “Bandi di gara e contratti” -“Atti delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti aggiudicatori distintamente per ogni procedura”- Atti relativi alle procedure per l’affidamento di appalti pubblici di servizi, forniture, lavori e opere, di concorsi pubblici di progettazione, di concorsi di idee e di concessioni: https://www.comune.rivadelgarda.tn.it/Amministrazione-Trasparente/Bandi-di-gara-e-contratti/Atti-delle-amministrazioni-aggiudicatrici-e-degli-enti-aggiudicatori-distintamente-per-ogni-procedura/Atti-relativi-alle-procedure-per-l-affidamento-di-appalti-pubblici-di-servizi-forniture-lavori-e-opere-di-concorsi-pubblici-di-progettazione-di-concorsi-di-idee-e-di-concessioni che a sua volta rimanda al link: https://contrattipubblici.provincia.tn.it/Contratti-pubblici/Bandi-avvisi-esiti  del sistema informatico dell'Osservatorio Provinciale dei Contratti pubblici.

In particolare gli atti relativi alla procedura di appalto dei lavori sono visionabili al seguente indirizzo: https://sicopat2.provincia.tn.it/pubblicazioni/#/bandi/dettagliobandi?id=129414.

Provvedimenti 
Tutti i provvedimenti emanati e relativi allegati di cui alla Tabella sottostante sono consultabili sul sito internet del Comune di Riva del Garda nella sezione “Amministrazione trasparente” e sottocategoria “Provvedimenti”.