Descrizione
I lavori, che hanno trasformato radicalmente l'area, sono iniziati nel 2014 con la demolizione di tre corpi di fabbrica dell'ex ospedale, mantenendo solo la facciata principale come testimonianza storica, per fare spazio a una moderna struttura a pianta poligonale su due livelli. Un investimento considerevole, quasi 14,7 milioni di euro, di cui 13,5 per i lavori e più di un milione per l’acquisto delle attrezzature. La Provincia ha contribuito con oltre 13,4 milioni di euro, mentre l'ente gestore della rsa, l'Apsp Città di Riva, ha contribuito con circa 1,1 milioni di euro, ottenendo un rimborso di oltre 550 mila euro dal ministero per l'adeguamento dei prezzi. Il risultato è un'opera realizzata con criteri di sostenibilità ambientale secondo il protocollo Leed che si integra in un ampio parco attrezzato.
All'inaugurazione odierna erano tantissimi i presenti: il presidente della Provincia Maurizio Fugatti, l'assessore provinciale alla salute e politiche sociali, Mario Tonina, il presidente del Consiglio provinciale Claudio Soini, oltre naturalmente al presidente dell'Apsp Franco Benuzzi con il direttore Davide Preti e a tutto il cda, per l'amministrazione comunale il sindaco Alessio Zanoni con la vicesindaca Barbara Angelini e i consiglieri Mascaro, Chizzola, Prandi, Santi e Betta, il presidente della Comunità Alto Garda e Ledro Giuliano Marocchi, la consigliera provinciale Michela Calzà, la presidente di Upipa Michela Chiogna, monsignor Luigi Bressan, arcivescovo emerito di Trento, e il parroco di Riva del Garda don Dario Silvello, oltre a molti altri sindaci e amministratori della zona, a testimonianza di un'opera attesa e condivisa.
"La Cittadella dell’accoglienza ha radici lontane -ha detto il presidente Fugatti- e si è realizzata grazie alla volontà di tutti e all’investimento importante della Provincia, con il sostegno di chi lavora nella struttura e delle famiglie che vi affidano i propri cari. È un polo di cure intermedie all’avanguardia, motivo di orgoglio per l’autonomia trentina. In un tempo segnato dall’invecchiamento della popolazione, la prevenzione e l’attenzione alla persona sono fondamentali. Un grazie sincero agli operatori sociosanitari, al personale e a tutti coloro che rendono possibile questo servizio".
"Ringrazio tutti voi per l’impegno e il presidente Fugatti per la sensibilità nel destinare le risorse necessarie .ha commentato l'assessore Tonin- dopo gli anni della pandemia abbiamo scelto di ascoltare i bisogni di chi opera nella disabilità e nell’assistenza agli anziani, toccando con mano le difficoltà ma anche le opportunità. Viviamo in una società che invecchia, anche in Trentino, ma lo fa in modo sempre più consapevole. Per questo come Assessorato stiamo lavorando a un progetto di prevenzione e sani stili di vita con il professor Fontana, un vostro conterraneo che ci porterà un’esperienza internazionale. Abbiamo stanziato 11,5 milioni di euro per potenziare il personale delle RSA, indispensabile per affrontare temi come le demenze, ma vogliamo garantire anche più servizi di supporto alla domiciliarità, come previsto dalle recenti deliberazioni adottate, la prima sulle Linee guida del welfare anziani e l'altra sul Piano provinciale demenze. Oggi inauguriamo una struttura moderna e sostenibile, ma il vero valore sono le persone: chi ci lavora, chi vi abita e tutta la comunità che qui trova un luogo di cura, accoglienza e relazioni. A tutti il mio più sincero grazie".
In apertura il presidente della Apsp Benuzzi ha ricordato come la cura degli anziani a Riva del Garda abbia radici lontane, con il primo luogo dedicato che è sorto sul finire dell'Ottocento, quindi ha ripercorso la genesi del progetto ringraziando "dipendenti e collaboratori che rappresentano la nostra benzina per il motore", infine anche un accenno ai progetti futuri, da un lato la volontà di ristrutturare anche l'edificio storico, dall'altra la possibilità di pensare a un nuovo utilizzo per gli spazi attualmente in uso al liceo Maffei, ultima parte del vecchio ospedale di Riva del Garda, mentre il direttore Preti, visibilmente emozionato, ha puntato l'attenzione sul nome scelto, che rappresenta una visione ed è simbolo di apertura e di relazione col territorio, la Cittadella dell'accoglienza è "un luogo in cui si costruisce futuro anche in età avanzata".
La Cittadella dell’accoglienza -ha detto il sindaco Alessio Zanoni- opera il cui nome volutamente dà il senso di una comunità che si prende cura e accoglie, è un’opera che parte da lontano. La prima ipotesi di riqualificare dell’ex ospedale, infatti, risale all’inizio degli anni 2000, quando, in un’area palesemente vocata ai servizi socio assistenziali, si pensò all'ampliamento della casa di riposo con annesso centro diurno per persone anziane. Un’idea che oggi è realtà e il cui valore è sotto gli occhi di tutti. Un passaggio importante risale a quando, attorno al 2007, completate le pratiche per la restituzione dell’ex ospedale civile al Comune di Riva del Garda, si iniziò a ragionare su come mettere a disposizione l’area alla casa di riposo. Nel 2013, infine, il Comune concesse a titolo gratuito il diritto di superficie alla casa di riposo, e da lì tutto partì. E adesso, in un momento in cui raccogliamo i frutti di questo lungo impegno corale, mi pare importante ricordare e ringraziare tutte le persone che hanno contribuito; in particolare, l’ex presidente Graziella Benini, e poi i direttori Gianfranco Maino e Giorgio Galas e il presidente Lucio Matteotti. Grazie sentite anche al cda attuale, al presidente Franco Benuzzi e al direttore Davide Preti, per aver portato a compimento il progetto nelle sue fasi conclusive, tutt’altro che semplici, e al personale al lavoro, per il quale ho raccolto diversi apprezzamenti. E grazie alla Provincia, che ha sostenuto questa idea con convinzione e con risorse importanti. Infine, un ragionamento di prospettiva: con quest’opera diamo risposta alle esigenze di una società in mutamento e ci prendiamo cura, doverosamente, delle tante persone che nella loro vita hanno fatto vivere e crescere la nostra comunità; ma la demografia ci dice come dovremo fare altro e di più, serviranno nuovi servizi, e l’ente pubblico dovrà esserci. Perché il livello di una civiltà si misura dalla sua capacità di farsi carico delle persone fragili, e in particolare di quelle che tanto hanno dato per fare di noi tutti quello che oggi siamo”.
Accanto ai discorsi ufficiali, anche dei momenti musicali curati dalla Scuola musicale Alto Garda e dal coro Voci Bianche Garda Trentino diretto dal maestro Enrico Miaroma; quindi la benedizione solenne.
In conclusione, un ringraziamento a due storici locali, Graziano Riccadonna e Mauro Grazioli, per l’importante lavoro di approfondimento realizzato sulla storia della cura nella città di Riva, e anche alla presidente della Mnemoteca, Ivana Franceschi, che ha raccolto testimonianza degli ospiti legate al covid.
Il cuore della nuova Cittadella è la residenza sanitaria assistenziale (rsa), che ora conta un totale di 100 posti letto convenzionati con l'Apss. Di questi, ben 60 si trovano nella nuova struttura, suddivisi in tre nuclei residenziali, mentre i restanti 40 sono ospitati nella sede storica. Una soluzione temporanea per 6 posti letto è stata attivata in attesa del completamento dei lavori nella rsa di Cles, a testimonianza di una rete di collaborazione che si estende su tutto il territorio provinciale.
Ma la Cittadella non è solo la rea: il nuovo edificio ospita anche un centro diurno di 20 posti interamente convenzionati con l'Apss, offrendo un punto di riferimento fondamentale per le famiglie. E non è tutto: il complesso è un vero e proprio centro servizi che fornisce pasti in sede e assistenza, oltre a ospitare gli uffici amministrativi e i depositi.
Tra i servizi già attivi e quelli futuri, spiccano:
● gli alloggi protetti di Casa Mielli, 22 appartamenti che dialogano costantemente con la struttura principale;
● il Centro ascolto Alzheimer e lo Sportello per i familiari, che offrono supporto e consulenza specializzata;
● un nucleo di cure intermedie di prossima attivazione;
● il progetto "Welfare privato", una partnership da realizzare con altre Apsp e la cooperativa sociale Arcobaleno, per garantire servizi a domicilio come pasti, fisioterapia e assistenza infermieristica.
Con l'inaugurazione della Cittadella dell'accoglienza, Riva del Garda si dota di un'infrastruttura all'avanguardia, un modello di assistenza integrata che promette di migliorare significativamente la qualità della vita per i suoi cittadini più anziani e vulnerabili.