La Casa di Babbo Natale «inclusiva»

La Casa di Babbo Natale «inclusiva»
Data:

17/12/2022

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Descrizione

Un progetto della cooperativa Albero Blu e la collaborazione della Pro loco hanno aperto le porte della Casa di Babbo Natale a un gruppo di 65 bambine e bambini con ASD. Nella programmazione dei trattamenti per i disturbi dello spettro dell’autismo (ASD, Autism Spectrum Disorders) ci si concentra sulle attività riabilitative e abilitative, cruciali per lo sviluppo di competenze specifiche e abilità che possano garantire un miglioramento della qualità della vita dei bambini e dei futuri adulti che ne sono affetti. Altrettanto importante è organizzare e sviluppare progetti che permettano, non solo ai bambini ma anche alle loro famiglie, di partecipare a eventi organizzati sul territorio, anche per favorire un processo di inclusione nella comunità.

In quest'ottica la cooperativa Albero Blu di Coredo, specializzata in servizi abilitativi, riabilitativi ed educativi rivolti a bambini e ragazzi con ASD e alle loro famiglie (con la supervisione dell’ODF Lab (Laboratorio di osservazione, diagnosi e formazione dell’Università di Trento, diretto dalla prof.ssa Paola Venuti), collabora con la Pro loco di Riva del Garda nella realizzazione del progetto "Casa di Babbo Natale inclusiva". Il progetto ha preso il via nel dicembre 2019, coinvolgendo bambine e bambini di diverse età e sintomatologie, accompagnati dai professionisti che li seguono negli interventi riabilitativi. L'esperienza ha consentito la partecipazione dei bambini alle numerose proposte della Casa di Babbo Natale, gestite dai volontari della Pro loco, mentre le famiglie hanno avuto la possibilità di dedicarsi alle diverse attrazioni della città.

Tra le attività proposte, il laboratorio di scrittura o di disegno e spedizione della lettera a Babbo Natale; l’incontro con Babbo Natale; la bottega del falegname, per la creazione di un piccolo oggetto ricordo; l’angolo dei travestimenti e delle foto; il laboratorio dell’elfo creativo; il laboratorio di preparazione dei biscotti, e molti altri.

La partecipazione alle attività, che è intenzionalmente avvenuta nel normale orario di apertura della Casa di Babbo Natale, è stata preceduta da incontri tra i professionisti e i volontari, per un confronto gestionale e formativo, e supportata dai professionisti. Il progetto, accolto con estremo favore da tutti i soggetti coinvolti, ha visto, nel corso degli anni, una graduale crescita di interesse e partecipazione, con un eco mediatica considerevole.

Quest’anno hanno preso parte al progetto 65 bambini, di età compresa fra 3 e 10 anni, organizzati in nove turni della durata di 90 o 60 minuti ciascuno, e tre giornate, col supporto di 15 professionisti. Ai genitori è stato proposto un questionario (anonimo) finalizzato allo sviluppo del progetto.

La Casa di Babbo Natale inclusiva ha fatto da apripista per ulteriori collaborazioni con gli enti locali, con i quali la cooperativa ha l’obiettivo di rendere accessibili a tutti i bambini, con disturbi del neurosviluppo e non, attività ludico-ricreative del territorio. È il caso della Notte di Fiaba, alla quale la cooperativa ha preso parte per la prima volta quest’anno, rendendo accessibili due attività (con l’obiettivo per la prossima edizione di un ampliamento).

Il progetto è stato possibile grazie anche al sostegno del Comune di Riva del Garda e della Cassa Rurale AltoGarda – Rovereto.

Ultimo aggiornamento

Ultimo aggiornamento: 28/06/2023 16:11

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