Descrizione
All’evento hanno preso parte gli atleti delle squadre agonistiche del circolo -fondato nel 1928 da Gabriele d’Annunzio e oggi il più attivo in Italia nell’organizzazione di eventi velici internazionali- insieme alle loro famiglie, ai soci e ai tesserati della Fraglia. L’iniziativa si è conclusa con risultati significativi: sono stati raccolti circa 35 chili di rifiuti, tra materiali leggeri e pesanti, in un’area solitamente riconosciuta per l’elevato livello di pulizia.
Suzuki, i cui fuoribordo sono stati scelti da Fraglia Vela Riva per equipaggiare le unità di supporto alla scuola vela e alle manifestazioni sportive, ha messo a disposizione per la giornata ecologica un DF140BG installato su un battello pneumatico Focchi. Il motore è dotato di serie del sistema #lavalacqua (Suzuki Micro Plastic Collector), un innovativo dispositivo di filtraggio che consente di raccogliere le microplastiche presenti nell’acqua durante la navigazione. Il sistema sfrutta il circuito di raffreddamento del fuoribordo: l’acqua aspirata viene filtrata attraverso un circuito aggiuntivo che trattiene le microplastiche prima di essere restituita all’ambiente. A conferma dell’efficacia del sistema #lavalacqua, la giornata è stata arricchita dalla presenza del professor Luca Fambri, docente dell’Università di Trento ed esperto in ingegneria dei materiali, che ha analizzato i residui raccolti dal motore Suzuki durante le ore di utilizzo, illustrando ai partecipanti i risultati ottenuti.
Fraglia Vela Riva rinnova il proprio impegno verso la sostenibilità ambientale adottando tecnologie innovative e sviluppando collaborazioni strategiche finalizzate alla riduzione dell’impatto ambientale delle proprie attività e alla salvaguardia di uno dei luoghi simbolo della vela internazionale: il lago di Garda. Tra le iniziative già avviate dal circolo spiccano l’adozione di boe elettriche, di cestini del mare Seabin, l’installazione di pannelli fotovoltaici e la sperimentazione di gommoni a emissioni zero, in linea con l’Agenda di sostenibilità 2030 di World Sailing e con i principi della Charta Smeralda.