Descrizione
L’iniziativa è nell’ambito della Giornata della Memoria. Inizio alle ore 17, ingresso libero.
Lucillo Merci (Riva del Garda, 18 luglio 1899 – Bolzano, 3 dicembre 1984) nel 1943 era a Salonicco dove lavorava come interprete (ma altre fonti lo descrivono come viceconsole) per il consolato italiano guidato da Guelfo Zamboni, uno dei diplomatici italiani più attivi nell'aiutare gli ebrei perseguitati dal regime nazista. L'aiuto consisteva nel fornire falsi certificati di cittadinanza italiana a chiunque dimostrasse un minimo legame con l'Italia, ma in seguito la pratica si estese, tramite l'emissione di certificati provvisori, anche a persone che non erano di cittadinanza italiana. In questo modo si salvarono dalla deportazione almeno 350 ebrei italiani o di origine italiana. A questi si aggiunsero 280 ebrei greci. Merci tenne un dettagliatissimo diario di quel periodo, nel luglio del 1983 il diario fu consegnato allo Yad Vashem, il museo dell'Olocausto di Gerusalemme.
Ettore Castiglioni (Ruffré, 28 agosto 1908 – Valmalenco, 12 marzo 1944) è considerato uno tra i migliori alpinisti italiani. Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, con un gruppo di ex-commilitoni organizza una comunità in una malga sull'Alpe Berio in Valpelline. La posizione a ridosso del confine italo-svizzero e l'esperienza alpinistica del gruppo, dal 16 settembre al 7 ottobre permette di accompagnare oltre confine numerosi dissidenti politici, tra i quali Giulio e Luigi Einaudi con la moglie Ida Maria Pellegrini, ed ebrei perseguitati dalle leggi razziali fasciste. Arrestato l'8 ottobre, dopo cinque settimane viene rimpatriato. Per portare oggetti personali necessari al nipote Saverio Tutino, internato, torna clandestinamente in Svizzera, ma viene arrestato. Il 12 marzo 1944 fugge verso l'Italia, vestito di una coperta, lenzuola e senza scarpe, e tenta di scendere attraverso il passo del Forno verso la Valmalenco, ma muore assiderato, poco dopo aver valicato il confine patrio, a un’altitudine di 2600 metri.