Descrizione
Sono le tre imprese in corsa per i lavori di riqualificazione dell’asilo nido “Lago Blu” del rione Due Giugno a Riva del Garda. Ieri, lunedì 20 febbraio, negli uffici dell’Agenzia provinciale per gli appalti e i contratti (Apac) si è proceduto all’apertura delle buste contenenti la documentazione amministrativa e l'offerta tecnica pervenute relativamente alla gara telematica per l’affidamento dei lavori di rinnovo del polo 0-6 anni nel rione Due Giugno di Riva del Garda, procedura indetta dalla stessa Apac su delega del Comune di Riva del Garda lo scorso 28 dicembre.
La commissione di gara ha analizzato la completezza e la correttezza formale della documentazione ricevute dalle imprese concorrenti ritenendole tutte idonee. La pratica passerà ora alla commissione tecnica che, non appena sarà nominata dal Comune di Riva del Garda, che dell'appalto è responsabile unico del procedimento (rup), dovrà valutare nel merito i dettagli delle offerte tecniche ed attribuirne il punteggio.
Lo scorso 28 dicembre l’Apac, su delega del Comune di Riva del Garda, aveva pubblicato il bando di gara telematica per l’affidamento dei lavori di rinnovo del polo 0-6 anni nel rione Due Giugno di Riva del Garda, procedura aperta sopra soglia comunitaria con il criterio di aggiudicazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa per un importo complessivo a base di gara di 6.074.467,72 euro. L’opera, oltre che da fondi propri del Comune di Riva del Garda, è finanziata in modo importante anche dal Pnrr nell’ambito della missione 4, “Istruzione e ricerca”, componente 1, investimento 1.1: Piano per asili nido e scuole dell’infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia. Il costo complessivo previsto è di 7.997.000 euro.
L’intervento nasce dalla volontà dell’amministrazione comunale di Riva del Garda di riqualificare l’intera struttura dedicata ai servizi per la prima infanzia del rione Due Giugno, che si compone dalla scuola di infanzia (tre sezioni) e dal nido comunale “Lago Blu” (66 bambini), poste sullo stesso livello con accessi separati ma con giardino e cucina comuni.
L’amministrazione comunale ha optato per un intervento di demolizione e ricostruzione, puntando così a realizzare un servizio innovativo dal punto di vista sia pedagogico sia funzionale, contribuendo alla rigenerazione del quartiere con un centro di riferimento per le famiglie con bambini nella fascia 0-6 anni. L’operazione, inoltre, incrementerà di 12 nuovi posti la disponibilità del nido, intercettando la crescente richiesta emersa dal territorio. Elevata la qualità progettuale, all’insegna della bioedilizia e dell’ecosostenibilità, che consentirà alla struttura di rispettare i protocolli NZEB (edifici a consumo energetico quasi nullo), DNSH (principi di non arrecare danno significativo all’ambiente) e CAM (criteri minimi ambientali).